Contro il debito che strozza l’Europa e il mondo intero
Nella giornata del 15 ottobre per la prima volta il mondo intero si mobiliterà in ogni piazza di ogni nazione
Per una vita degna di essere vissuta, per pretendere un cambiamento radicale dell'attuale sistema economico, politico e sociale, basato sullo sfruttamento dell'individuo e delle risorse, contro un sistema che annienta popoli interi in nome del profitto di pochi potenti
In Italia, per la voragine tra la casta politica e la società, scenderà nelle piazze per difendere la democrazia ed attuare finalmente la nostra costituzione, una mobilitazione unitaria di movimenti, uomini e donne di diverse generazioni, provenienze politiche, sociali, mentre la politica, maggioranza e opposizione, programmano stangate contro lavoratori, dipendenti e autonomi, contro l’istruzione pubblica e i giovani che non trovano lavoro, contro i ceti medi e bassi che vivono una vita sempre più difficile e precaria.
Vogliono che noi onoriamo il debito che loro hanno permesso si accumulasse,
la parola d’ordine è “non paghiamo il vostro debito”
Il paese che costoro stanno vessando non è come loro. La maggioranza degli italiani è quella che ha vinto i referendum contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua.
Quindi per un alternativa all’illusione della “crescita”, il tempo giusto e ora, sabato prossimo 15 Ottobre 2011
Gerardo Musca
Nella giornata del 15 ottobre per la prima volta il mondo intero si mobiliterà in ogni piazza di ogni nazione
Per una vita degna di essere vissuta, per pretendere un cambiamento radicale dell'attuale sistema economico, politico e sociale, basato sullo sfruttamento dell'individuo e delle risorse, contro un sistema che annienta popoli interi in nome del profitto di pochi potenti
In Italia, per la voragine tra la casta politica e la società, scenderà nelle piazze per difendere la democrazia ed attuare finalmente la nostra costituzione, una mobilitazione unitaria di movimenti, uomini e donne di diverse generazioni, provenienze politiche, sociali, mentre la politica, maggioranza e opposizione, programmano stangate contro lavoratori, dipendenti e autonomi, contro l’istruzione pubblica e i giovani che non trovano lavoro, contro i ceti medi e bassi che vivono una vita sempre più difficile e precaria.
Vogliono che noi onoriamo il debito che loro hanno permesso si accumulasse,
la parola d’ordine è “non paghiamo il vostro debito”
Il paese che costoro stanno vessando non è come loro. La maggioranza degli italiani è quella che ha vinto i referendum contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua.
Quindi per un alternativa all’illusione della “crescita”, il tempo giusto e ora, sabato prossimo 15 Ottobre 2011
Gerardo Musca