sabato 1 ottobre 2011

BENVENUTI A BOLOGNA


Piazza Verdi e via Petroni - presidio fisso integrato nelle ore notturne dalle Forze di Polizia della Polizia Municipale. Alla ferrovia e nelle zone limitrofe verrà attuato un presidio notturno dei militari dell’Esercito.

Medio evo prossimo venturo e nuove inquisizioni.

Nelle nostre città, quando non è occultabile tra le pieghe di istituzioni totali (carcere, strutture psichiatriche) è sempre più visibile l’indigenza, l' impoverimento dell’esistenza umana, così i bisogni che si esprimono in modo confuso e indifferenziato, verso una società sempre più repressiva, incapace di dare risposte e proporre opportunità ma il dubbio che questa apparente incapacità o cecità degli amministratori locali legati a privilegi partitici, che non si occupano dei bisogni dei cittadini e delle necessità di una società in continuo mutamento, ma solo a preservare lo status quo, rifiutano e negano questo segnale che arriva soprattutto dalle nuove generazioni, che sempre più riempiono alcune piazze e alcuni quartieri delle nostre città sia, voluta, auspicata, per giustificare con i termini “degrado”, il termine “tolleranza zero”, e cioè l’intolleranza, e il rifiuto o l’incapacità di riconoscere il fallimento di questo modello sociale e non discutere e spiegare l’origine del disagio della sofferenza esistenziale,  un malessere voluto, auspicato, alimentando paure e pregiudizi nei cittadini ignari o preoccupati per un futuro all’insegna dell' incertezza.
Le caste si auto celebrano, cosi il disagio, la sofferenza, la tristezza, la rabbia, l’inquietudine, la povertà 
 del giovane disoccupato, del cassintegrato, del padre di famiglia licenziato, del precario, del forestiero (extracomunitario), quando il politico non inventa reati di chiara radice fascista “reato di clandestinità”, si delega la psichiatria, sempre pronta ad inventare pseudo-malattie foraggiando le immense lobby farmaceutiche, pur di non dire, non discutere ed affrontare le origini dei malesseri di questa società sempre più in declino.

Gerardo Musca

2 commenti:

  1. Quando ero nel consiglio di quartiere San Vitale ebbi modo di discutere del "degrado".Parola tristemente parziale legata al retaggio culturale dei benpensanti. Nonostante appartenga al lessico linguistico delle classi dominanti è ormai di uso comune nella città di Bologna e adoperata sul portale della Polizia Municipale. Di uso frequente sulle testate giornalistiche bolognesi. In questa parola sono incluse diverse situazioni che andrebbero analizzate caso per caso così come la scienza insegna per qualsiasi fenomeno. Le scienze sociali di cui questa città vanta una tradizione di formazione da far invidia al mondo vengono completamente ignorate dalle istituzioni per arginare con la forza un fenomeno di tale intensità e di questa portata che si dirama su tutto il territorio bolognese e dintorni. Come suddetto in consiglio invitai la maggioranza a discutere con esperti questa allarmante situazione. Le sinistre accettarono ma le opposizioni votarono contro ribadendo la necessità di un intervento e rafforzamento delle forze dell'ordine. Quando vengono prese decisioni sul territorio bolognese le destre non hanno assolutamente nessun rispetto per l'individuo. Va semplicemente represso!Credo che la mancanza di regole e servizi soprattutto in Piazza Verdi abbiamo alimentato diversi episodi di "degrado" come ad esempio la completa assenza di servizi igienici e di centri di accoglienza e questo perché le destre votano contro. Quello che mi preoccupa è che la maggioranza comincia a pensarla allo stesso modo. Speriamo di no!

    LUCIA SCOGNA

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